Quello che sta avvenendo a Bologna da un paio d’anni a questa parte è un bieco tentativo di colpire e indebolire il movimento orizzontalmente, allontanando dalla città attraverso fogli di via, divieti di dimora e arresti domiciliari militanti, compagni che ogni giorno lottano per i diritti fondamentali di tutti, quali l’accesso alla casa e a un reddito che consenta di vivere dignitosamente; compagni che scendono in prima linea contro lo sfruttamento del lavoro, frutto del capitalismo imperante di questa società; compagni che non hanno paura di gridare ad alta voce che i fascisti di forza nuova, casapound, lega nord e le sentinelle in piedi non hanno il diritto di attraversare le nostre strade incitando a razzismo, xenofobia o omofobia.
L’Ass. Primo Moroni esprime piena solidarietà ai compagni colpiti dalla repressione negli ultimi mesi e parteciperà al corteo chiamato per il 26 settembre in favore della libertà di dimora.
Il #26S “un corteo deciso e determinato”